L’ILLUMINISMO
Nel Settecento si sviluppò in
Europa un movimento di pensiero che viene chiamato Illuminismo, in quanto il
lume della ragione umana avrebbe dovuto guidare gli uomini nelle loro vite,
scacciando il buio dell’ignoranza, che è la causa di tutti i mali. Gli
illuministi (cioè i sostenitori dell’Illuminismo) sostenevano infatti la
necessità di diffondere l’istruzione, poiché essa sola avrebbe permesso il
trionfo della ragione, e si dedicarono alla stesura di opere di divulgazione
scientifica.
Tra queste va considerata in
particolare una grande Encyclopédie
realizzata dagli illuministi francesi: il suo titolo completo era Enciclopedia o Dizionario ragionato delle
scienze, delle arti e dei mestieri e voleva raccogliere le conoscenze umane
in ogni settore. Nacque come traduzione di un’opera inglese del 1728, di grande
successo in Inghilterra, ma Denis Diderot, che aveva avuto l’incarico
dall’editore della traduzione, ebbe l’idea, assieme all’amico Jean le Rond
D’Alembert, di abbandonare la semplice traduzione e di realizzare piuttosto
un’opera più ampia e completamente nuova.
Frontespizio del primo volume dell’Encyclopédie
L’Enciclopedia venne pubblicata tra il 1751 e il 1765 (più alcuni
supplementi negli anni Settanta), scritta da più di 160 collaboratori:
nell’insieme risultò formata da 72.000 voci, 25.000 tavole illustrative e 24
volumi. Ebbe un successo enorme, soprattutto tra la borghesia: la prima
edizione, terminata nel 1772, vendette circa 4.000 copie; prima del 1789 per
l’Europa ne circolavano 6 edizioni (comprese le traduzioni, i rifacimenti e gli
ampliamenti) per un totale di 25.000 copie.
Una tavola dell’Encyclopédie sulla panificazione: la rivalutazione del lavoro manuale fu tra gli obiettivi degli enciclopedisti
Come disse Diderot, lo scopo
dell’Enciclopedia era quello di mutare «il modo di pensare comune» e per far
questo bisognava lottare contro tutti i pregiudizi esistenti: così gli
enciclopedisti predicarono una morale tutta terrena e che non guardava alla
religione, insinuarono dubbi sull’ispirazione divina della Bibbia,
rivendicarono la libertà di parola, attaccarono i gesuiti, lodarono la
tolleranza, affermarono che il potere è legittimo solo se consentito dai
governati, condannarono il fanatismo religioso, auspicarono radicali riforme
economiche. Naturalmente furono attaccati da molte parti: dai gesuiti e dallo
stesso pontefice, dal parlamento di Parigi e dal re. Ma favorevoli ad essi si
dimostrarono alcuni alti funzionari e la favorita del re, la famosa Madame de
Pompadour.
L’Enciclopedia ebbe così una vita editoriale difficile e, consapevoli
di ciò, gli enciclopedisti cercarono di cautelarsi dagli attacchi con una serie
di accorgimenti, come quello di inserire alcune delle idee più rivoluzionarie
negli articoli dedicati ad argomenti minori, tali da non attirare l’attenzione
dei censori.
Doppia tavola illustrativa dell’Encyclopédie dedicata alla
fabbricazione delle corde
Gli illuministi ritenevano che
grazie alla ragione vi sarebbe stato un continuo progresso (miglioramento)
nelle condizioni dell’umanità. L’idea di progresso era nuova per gli europei:
nell’Antichità si pensava piuttosto che le condizioni di vita fossero andate
peggiorando dopo che c’era stato un passato felice (la mitica Età dell’oro), oppure che vi fosse un
alternarsi di miglioramenti e peggioramenti; per la cultura cristiana i
miglioramenti nella vita materiale non avevano importanza, poiché gli esseri
umani dovevano preoccuparsi della vita spirituale e della salvezza eterna.
Gli illuministi si interessarono
in particolare alle scienze della natura, che offrivano leggi universali e che
quindi divennero un modello di metodo di ricerca: ma anche nella storia e nella
politica gli illuministi pensavano di poter trovare leggi universali, in grado
di spiegare le vicende storiche e l’organizzazione politica degli Stati.
Diderot (a sinistra) e D’Alembert, gli illuministi francesi
dell’Encyclopédie
Seguendo la ragione e
abbandonando pregiudizi e superstizioni – dicevano gli illuministi – gli uomini
avrebbero potuto costruire una società giusta e ordinata, che non poteva non
migliorare la vita umana. Essi criticarono il ricorso alla violenza e le
pratiche pubbliche, ma anche i comportamenti privati contrari alla dignità
umana. Per questo molti illuministi, tra cui l’italiano Pietro Verri,
condannarono la tortura, che veniva usata negli interrogatori delle persone
sospettate di qualche reato. Un altro italiano, Cesare Beccaria (nonno materno
di Alessandro Manzoni, l’autore de I
promessi sposi), criticò la pena di morte nella sua opera Dei delitti e delle pene (del 1764), che
contribuì all’abolizione della pena capitale in Austria e in Toscana.
Cesare Beccaria
Gli illuministi sostennero la
necessità di una fratellanza tra gli uomini, al di sopra delle differenze di
religione, di razza e di modi di vivere. Perciò condannarono la guerra e la
tratta degli schiavi e dimostrarono in generale un grande interesse per le
civiltà diverse da quella europea.
L’Illuminismo fu un movimento
laico, che lasciava uno spazio ridotto alla religione: per gli illuministi
l’uomo doveva farsi guidare dalla ragione, non dalla religione, doveva cercare
la verità, non accontentarsi semplicemente della verità rivelata dalla Bibbia.
Alcuni illuministi erano deisti, cioè credevano nell’esistenza di un dio, che
però non era il dio di nessuna religione particolare; secondo essi era un
vantaggio fare a meno dei dogmi religiosi e ancor più dei preti, considerati
perfidi ingannatori sempre pronti ad agitare per il proprio interesse lo
spauracchio dell’inferno o quello della collera di Dio. Altri illuministi,
invece, si limitavano a richiedere la purificazione del cristianesimo e della
Chiesa da molte superstizione, mentre altri ancora erano materialisti e atei,
cioè credevano solo in ciò che è tangibile e rifiutavano l’idea di qualsiasi
dio. In tutti i casi ritenevano che ogni uomo dovesse potere seguire la propria
religione e che ci dovesse essere tolleranza per tutti, compresi gli atei. Essi
non credevano neppure nella stregoneria e criticarono i processi alle streghe,
contribuendo alla loro definitiva scomparsa.
Jean Huber, Un dîner de philosophes (=
Pranzo di filosofi), del 1772 circa ; tra i filosofi raffigurati quello
con la mano alzata potrebbe essere Voltaire, scrittore e drammaturgo oltre che
filosofo tra i principali dell’Illuminismo francese
La Chiesa cattolica condannò l’Illuminismo
e ostacolò la pubblicazione delle opere degli illuministi, alcune delle quali
vennero distrutte, come successe al testo di Helvétius, Sullo Spirito, del 1758; per due volte la Chiesa ottenne anche il
sequestro dei volumi dell’Enciclopedia che erano già stati pubblicati.
La Chiesa però non aveva più il
potere e il prestigio dei secoli precedenti e gli illuministi riuscirono ad
evitare le persecuzioni che invece erano toccate agli eretici in passato,
grazie alla protezione di re e principi. Spesso però non poterono diffondere le
loro idee liberamente e i loro sostenitori furono talvolta costretti a riunirsi
di nascosto, in associazioni segrete come la massoneria.
Cerimonia di iniziazione alla massoneria (1800 circa)
LE COSE FONDAMENTALI DA SAPERE
Nel Settecento in Europa si
sviluppò l’Illuminismo, un movimento di pensiero secondo il quale gli uomini,
seguendo la ragione, avrebbero potuto creare una società migliore: gli
illuministi ritenevano che, grazie alla ragione, ci sarebbe stato un continuo progresso
nelle condizioni di vita e si batterono per la diffusione dell’istruzione; essi
pubblicarono perciò una grande Enciclopedia (dal 1751 al 1765), che raccoglieva
tutte le conoscenze umane e che venne attaccata dalla censura e dalla Chiesa.
Gli illuministi sostenevano
inoltre la fratellanza degli uomini, perciò erano contrari alla guerra, alla
schiavitù, alla tortura e alla pensa di morte: in generale erano contrari a
qualsiasi pratica (pubblica e privata) contraria alla dignità umana.
Gli uomini dovevano lasciarsi
guidare dalla ragione e non dalla religione, spesso fondata su semplici
superstizioni. Alcuni illuministi erano deisti ma non praticavano nessuna
religione; altri erano atei.
APPROFONDIMENTI (li trovi nella barra a destra):
- Illuminismo e opera lirica
- Illuminismo e opera lirica
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