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venerdì 4 luglio 2014

2 La comparsa dell'uomo sulla Terra

LA COMPARSA DELL'UOMO SULLA TERRA

Circa 70 milioni di anni fa comparvero sulla terra alcuni mammiferi, che gli scienziati chiamano primati: nel corso del tempo dai primati più antichi si formarono nuove specie, tra cui le scimmie e gli ominidi, cioè gli antenati dell'uomo.

Uno scimpanzé del Parco Nazionale Gombe, in Tanzania, intento a “pescare” termiti utilizzando un arbusto da lui stesso modificato per consentirne l'introduzione nel termitaio.
Gli scimpanzé fanno parte dell'ordine dei primati, esattamente come gli uomini.

I primi ominidi comparvero in Africa, oltre 4 milioni di anni fa e vengono chiamati australopitechi.

Ricostruzione di un ramapiteco, uno dei primi ominidi

Essi non vanno confusi con le scimmie, poiché avevano già delle caratteristiche molto diverse:
  • possedevano la stazione eretta, cioè avevano una colonna vertebrale adatta a stare in piedi e quindi potevano muoversi su due gambe;
  • avevano una mano adatta ad afferrare le cose e quindi poi anche a fabbricarle;
  • soprattutto avevano un cervello più sviluppato, cioè più voluminoso e dotato di maggiore intelligenza.
Cranio del cosiddetto “bambino di Taung”; scoperto nel 1924, fu il primo fossile rinvenuto in Africa ed apparteneva a un ominide bipede con un cervello di dimensioni modeste.

Malgrado queste (e altre) differenze, i primi ominidi vivevano come animali: si procuravano il cibo attraverso la raccolta di ciò che la natura offriva (frutti, foglie, radici, uova, insetti e così via) o anche mangiando la carne cruda di animali morti. Inizialmente non fabbricavano strumenti e non costruivano ripari o capanne.

Ricostruzione di una scena di vita preistorica

Dagli australopitechi si svilupparono i primi uomini, che gli studiosi distinguono in varie specie: in particolare l'Homo Habilis, l'Homo Erectus e l'Homo Sapiens.

 Disegno ricostruttivo dell'evoluzione dell'uomo

Cranio di Homo abilis, trovato nel 1972 a Koobi Fora, nella riva orientale del Lago Turkana, nel Kenya settentrionale, e datato a circa 1,9 / 2 milioni di anni fa.

Poiché la maggior parte dei ritrovamenti di queste specie è avvenuta in Africa, gli studiosi ritengono che sia proprio l'Africa il luogo in cui è comparso l'uomo, il quale poi si è diffuso negli altri continenti. Ma il futuro potrebbe offrirci nuove scoperte, in grado di farci cambiare le nostre ipotesi.

Ominidi della savana africana in una ricostruzione di Sergio Toppi (pubblicata sulla rivista ARCHEO nel settembre del 1988)

Le principali migrazioni che portarono l'uomo a popolare la Terra.

Se vuoi ascoltare/vedere questa lezione, clicca sul video qui sotto:


1 commento:

  1. Bello!
    Grazie mille, lo farò vedere a scuola.
    Mi chiamo Libana e sono insegnante di sostegno

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